giovedì 12 luglio 2012

Siamo arrivati a metà settimana...stiamo ancora viaggiando nell'Europa dell'Est...ed oggi conosceremo un portafortuna tipico della Romania.
Si chiama "Martisor" e ognuno costruirà il proprio, per portarselo a casa e scacciare la sfortuna!

Abbiamo bisogno soltanto di forbici e di due gomitoli di lana, uno di colore bianco e l'altro rosso....ed ecco che in poco tempo abbiamo creato il nostro Martisor!

Facciamo merenda...poi via al Parco per giocare insieme a due tipi di "nascondino" tutti rivisitati!
Prima di andare a casa ci riposiamo dedicandoci a giochi da tavola....ci siamo proprio divertiti oggi!

Ciao ragazzi...a domani!          -  Valentina                             













Oggi al Circolo di Fiaiola i bambini hanno creato un grande striscione con le tempere colorate sul
quale hanno apposto le loro impronte e i loro nomi. lo striscione è stato poi
attaccato fuori dal circolo. la giornate è continuata con la costruzione di
bambole tipiche albanesi chiamate "Martisor"(mi sembra) mentre i più grandi si
sono divertiti con giochi più impegnativi con la palla.

ciao

Lorenzo


Un altro giorno è passato all’insegna del divertimento.

Come di consueto ci sediamo, ci salutiamo e dopo aver raccontato a chi non c’era ieri quello che abbiamo fatto, riveliamo a tutti che oggi conosceremo alcuni giochi tradizionali dell’est Europa.

Ci dividiamo in due gruppi, i ragazzi da una parte e le ragazze da un’altra, davanti a noi ci sono alcuni materiali: cartone, carta stagnola e spago per i “viaggiatori” , legnetti, spago e carta crespa per le “viaggiatrici”. Bene ragazzi mettiamoci a lavoro!!!!

Dopo qualche istante ecco il cartone diventare un pugnale con la lama ricoperta di carta stagnola e i legnetti trasformarsi in una bambola dal vestito di carta crespa rossa.

La fame comincia a farsi sentire, facciamo la merenda e poi si gioca di nuovo, ci si sfida in duelli tra cavalieri, si creano farfalle di carta e si costruiscono puzzle.

Arriva l’ora di pranzo, buon riposo ragazzi a domani!!!!
Sara









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